Si diffonde alla cittadinanza il VADEMECUM redatto dalla Prefettura di Varese con il supporto delle Forze dell’Ordine e della Polizia Postale per i CASI RICORRENTI DI TRUFFE AD ANZIANI:
- Truffa del “sedicente avvocato”. Il truffatore contatta il malcapitato spacciandosi per avvocato, poi gli riferisce di un possibile arresto (per esempio a causa di incidente stradale) che potrebbe avvenire ai danni di un suo congiunto (che si trova in stato di fermo presso la Questura o una Caserma dei Carabinieri) e prospetta una pronta risoluzione del caso, evitando conseguenze di tipo penale, qualora venga tempestivamente versata una cauzione.
- Truffa del “finto tecnico del Comune” incaricato della verifica della rete idrica. Il truffatore, presentatosi presso l’abitazione dei malcapitati, solitamente anziani, riferisce di una contaminazione dell’acqua con rischio di un immediato pericolo di esplosione delle tubature dell’acqua, riuscendo a convincere l’anziano a riporre i monili in oro in frigorifero e, approfittando di un momento di distrazione, se ne impossessa dandosi poi ad immediata fuga. In alcuni casi si è registrato l’utilizzo dello spray al peperoncino da parte dei malviventi per convincere gli anziani proprietari dell’abitazione dell’effettiva contaminazione dell’acqua.
- Truffa della “polizza assicurativa”. Il truffatore si spaccia per un intermediario assicurativo e propone prodotti assicurativi a prezzi molto vantaggiosi. Una volta ottenuto il pagamento, emette una falsa polizza RC.
- Truffa del “finto operatore di banca”. Il truffatore contatta telefonicamente o via sms la vittima spacciandosi per un impiegato di banca. Si fa poi consegnare gli estremi delle carte di credito e dei conti correnti per poi effettuare dei bonifici.
- Truffa del “fornitore di energia elettrica”. Il truffatore contatta telefonicamente la vittima prescelta spacciandosi per un incaricato di un’azienda erogatrice di energia elettrica. Propone dei contratti a prezzi molto vantaggiosi e si fa consegnare un anticipo in denaro.
- Truffa del “finto bisognoso”. Il truffatore si finge indigente e bisognoso. Raggira il malcapitato facendosi elargire denaro tramite bonifico.
- Truffa del “finto appartenente alle Forze dell’Ordine”. Il truffatore, fingendosi Carabiniere o comunque appartenente alle Forze dell’Ordine, unitamente ad un complice che si finge addetto al controllo dell’impianto idrico, paventano alla vittima una possibile contaminazione dell’acqua. Una volta all’interno dell’abitazione, soggiogano il malcapitato, asportandogli oro e contanti.
- Truffa del “caro nipote”. Il truffatore contatta la vittima sulla sua utenza telefonica casalinga, generalmente acquisendo il nome da registri telefonici pubblici e concentrandosi su nomi non più in uso potenzialmente riferibili a persone anziane e, spacciandosi per un parente gravemente malato bisognoso di cure mediche costose (negli ultimi anni molto utilizzato il finto malato Covid ricoverato in struttura sanitaria e prossimo a intubazione), convince la vittima a raccogliere il denaro e oggetti preziosi da consegnare ad un incaricato del ritiro che si presenterà con una parola chiave, generalmente un nome proprio.